Scrivere è sempre nascondere qualcosa, in modo che poi venga scoperto.

- Italo Calvino -

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22.2.11

I pesci umani

C'era una volta una piccola balenottera, chiamata Smeraldina, perché alla sua nascita le acque profonde dell'oceano si erano tinte di quel colore così delicato e denso. Smeraldina era vivace e giocherellona, amava nuotare a tutta velocità a pelo dell'acqua, spruzzando i gabbiani, per poi rituffarsi nel blu del mare.
Un giorno, durante una delle sue esplorazioni, decise di spingersi un po' più vicino alla costa, per osservare meglio quelle strane creature in grado di restare fuori dall'acqua a lungo, senza doversi mai immergere. Si trattava di pesci molto strani, con lunghe pinne magre, senza branchie e con dei ciuffi di vari colori sulla testa. Le era stato spiegato che erano pesci predatori, chiamati umani, a cui era meglio stare lontani. Smeraldina era però troppo curiosa. Cominciò la sua nuotata verso la costa, lasciandosi accarezzare dall'incessante moto delle onde e facendo qualche piccolo scherzo ai gabbiani, così indaffarati nel cercare dei pesciolini con cui fare colazione. Nuotò veloce, per una lunga distanza, tanto che il sapore del mare si fece diverso e anche il suo colore. Le acque erano più scure e più pesanti, con un sapore amarognolo. La sua mamma le aveva raccontato che era sempre per via dei pesci umani, che producevano sostanze cattive, capaci di far venire mal di pancia terribili! Smeraldina, però, desiderava vedere da vicino i pesci umani, così continuò a procedere, nuotando sempre più in fretta.
Arrivata alla barriera corallina, si fermò e prese un lungo respiro. Scrutò la costa e la sua curiosità fu finalmente premiata. I pesci umani erano riuniti sulla costa, in un piccolo banco. Solitamente, quando un pesce va a galla sta molto tranquillo, ma stranamente i pesci umani si muovevano, alzando le pinne in alto e poi in basso, in alto e in basso ancora.... Che cosa stavano facendo? Uno di loro emetteva forti suoni e gli altri rispondevano con quei gesti. Improvvisamente, tutti cominciarono a nuotare velocemente da una parte e poi dall'altra, come solo aveva visto fare alle sardine. Infine, sparirono dietro a una cunetta di sabbia.
Smeraldina si divertì molto quel giorno e tornata a casa, raccontò alle amiche della sua gita fino alla barriera, per osservare i pesci umani sulla costa, nuotare come sardine impazzite.

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