Scrivere è sempre nascondere qualcosa, in modo che poi venga scoperto.

- Italo Calvino -

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21.6.11

Il regno verde pistacchio

C'era una volta, in una verde valle, una piccola principessa bionda, che sognava di poter diventare una grande campionessa di equitazione. Ogni giorno andava a trovare i cavalli della sua scuderia, li faceva uscire al prato, li  esercitava nella giostra e si allenava con il suo preferito: Ypsilon. La principessina bionda era anche molto attenta a tutti i suoi sudditi: persone, animali e cose. Non importava se fossero minuscoli bruchi o immensi giganti, per lei tutti erano importanti in egual maniera.
Un giorno, un orco cattivo e con gli occhiali, si trasferì nella verde vallata portando scompiglio nel regno verde pistacchio della principessina. L'orco aprì un ristorante sulla via dei mercanti, ma il suo putrido aspetto si rifletteva anche nel suo modo di lavorare, infestando tutta la vallata. Puzza e rifiuti, caos e rumore non ci fu più calma nel vecchio reame incantato. La principessina bionda era molto preoccupata per i suoi sudditi e correva tutto il giorno per salvare i cerbiatti assetati, a causa dell'inquinamento del ruscello di gazzosa, i pinguini accaldati per il discioglimento della loro isola di gelato e ghiaccioli al limone e i suoi cavalli, che non potevano più mangiucchiare l'erba caramellata dei loro prati, ormai inacidita dalle piogge tossiche. Sembrava davvero tutto perduto... La principessina bionda non riusciva nemmeno più a seguire la preparazione sua e di Ypsilon, a causa di tutti i problemi. Il suo babbo era preoccupatissimo, mentre la regina era depressa e non faceva altro che piangere e piangere, fra un muffin al cioccolato e l'altro.
Un giorno, il sole spuntò sulla valle verde e illuminò il cammino di un cavaliere. Gli scoiattoli portarono la notizia fino alle porte del castello e raccontarono di aver visto un principio d'azzurro in sella a un camaleonte argentato... ??? Forse nel passaparola si era perso qualche dettaglio!! In realtà, in cammino verso il castello c'era un affascinante principe azzurro scuro, in sella a un bellissimo esemplare di cavallo grigio argento, possente e veloce. Voleva sconfiggere l'orco, di cui aveva sentito parlare, per riportare pace e tranquillità nel regno della principessina bionda. Arrivato sulla via dei mercanti, il principe azzurro scuro sfoderò il suo mocio per pavimenti e in una sola passata fece brillare tutta la terrazza del locale del brutto orco. Nel frattempo, il suo cavallo super-intelligente Albertaccio, si occupò dei sacchi di sporco ammassati vicino al ruscello e in men che non si dica, le acque riacquistarono il loro colore cristallino, frizzando bollicine dolci e dissetanti. L'orco vedendo un gran trambusto, si affacciò dalla cucina, tutto sudato per i vapori delle sue pentolacce e con la sua brutta faccia paonazza. Il principe azzurro scuro lo avvicinò con una salviettina profumata ma quello, terrorizzato, se la diede a gambe levate! Il principe azzurro scuro continuò il suo lavoro e trasformò la sudicia taverna in uno splendido ristorantino pulito.
Le cornacchie reali informarono subito le orecchie di sua Maestà di quanto stava accadendo e il re si precipitò al ristorante, offrendo al principe azzurro scuro la mano della figlia. Il principe azzurro scuro non poteva desiderare niente di meglio... Incontrò la principessina bionda su una delle panchine del viale degli ippocastani sulla via dei mercanti, si innamorò subito e così anche lei. Qualche tempo dopo, tutti i sudditi della valle verde ricevettero una lettera profumata di vaniglia che li invitava alle nozze reali... scoprirono anche che la carta era commestibile e pregustarono la prelibatezza del banchetto nuziale.
Ci fu una grande festa in tutto il regno e i regnanti piansero lacrime di felicità per giorni. La principessina tornò a dedicarsi ai suoi allenamenti, mentre il principe manteneva ordine e tranquillità nel regno. Dell'orco brutto e con gli occhiali nessuno seppe più nulla, anche se i tassi sussurrano di averlo visto nelle caverne della bassa pianura, sporco e putrido come sempre...


Questa storia è dedicata al mio principe azzurro scuro.

1 commento:

Chiaretta ha detto...

Ma che bella questa favola! Mi piace un sacco! Originale il modo in cui il principe risolve la situazione! ^_^ Ps: bellissima dedica!